Atleta: la parità è una vittoria
I comitati delle città di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Carpi, Imola, Ravenna e Bologna hanno aderito a presentare un elaborato per il bando finanziato dalla regione per promuovere la parità di genere nello sport.
Sappiamo tutti che lo sport è proprio questo: ha valenze educative, inclusive, che favorisce l’integrazione culturale e di genere.
Lo sport non si spaventa di fonte a niente, per questo è il terreno fertile e ben irrigato per portare a termine eventi, manifestazioni e corsi per promuovere tantissimi obbiettivi come divulgare a gran voce che non ci sono ruoli prestabiliti, giudizi o incomprensioni…siamo tutti uguali e giochiamo per vincere!
Eliminiamo quindi stereotipi e criticità per conoscere quali sono gli appuntamenti, passati e presenti, che i vari comitati hanno presentato nel bando.
Per l’area sportiva avremo: dei corsi di difesa personale; un corso post partum; degli itinerari guidati/percorsi cittadini alla scoperta delle donne protagoniste di esperienze di parità di genere; delle attività di cammino legata all’utilizzo di tecniche e rimedi di Naturopatia; dei circuiti cittadini di nordic walking
Come non citare la Pink RAnning - corsa in rosa per la lotta contro la violenza sulle donne avvenuta il 26 settembre a Ravenna. Un evento nazionale pensato per utilizzare il canale del running come cassa di risonanza per un problema sempre più difficile da combattere e da affrontare. Lo slogan di questo appuntamento era #io posso #tu puoi non sei sola.
Per l’area formativa: dei corsi di formazione per arbitri donna - sport di squadra (calcio, pallavolo, pallacanestro), percorso formativo per dirigenti di società sportive per l’emancipazione del ruolo della donna nei ruoli dirigenziali e decisionali e per il contrasto agli stereotipi di genere, oltre che per la promozione di una cultura associativa di lotta alla violenza di genere psicologica, fisica, verbale.
Per l’area divulgativa: un dibattito aperto alle scuole e alla cittadinanza su temi quali bullismo di genere e lotta alla discriminazione sessuale, emancipazione femminile nel quotidiano; degli incontri di sensibilizzazione legati alla tematica della parità di genere nello sport; un convegno (in presenza e in streaming) sulla parità di genere nella disabilità.
Per l’area sociale avremo dei laboratori artigianali/creativi/culinari per favorire la diffusione e la valorizzazione delle diverse culture presenti sul territorio; un ciclo di camminate di gruppo con meditazione in movimento, lavoro psicologico in pausa, rientro con esercizi e conclusione tappa con feedback.
Per finire ci sarà un meraviglioso evento conclusivo: indicativamente l’ultima settimana di settembre tutti i Comitati provinciali e i relativi partner organizzano degli eventi sportivi a tema aperti alla cittadinanza, in cui non solo possono essere sperimentate le diverse discipline sportive proposte, ma vengono presentati i risultati dei percorsi realizzati a livello regionale.
Con questo progetto il Comitato Regionale del Centro Sportivo Italiano mira ad ottenere un incremento del numero di soggetti femminili coinvolti attivamente nella gestione di attività sportive, sia dal punto di vista dirigenziale sia dal punto di vista tecnico (arbitri, allenatori).
Inoltre, si ritiene che una implementazione di squadre sportive femminili organizzate sui territori in cui insistono le azioni possa fungere da specchio per una riorganizzazione comunitaria, ovvero una maggiore partecipazione femminile ad attività sociali strutturate e destrutturate.
Il coinvolgimento di giovani e giovanissimi vuole favorire la creazione di percorsi inclusivi di responsabilizzazione, di presa in carico dell’altro diverso da me nel suo essere persona; Csi Emilia Romagna crede imprescindibile un percorso di accompagnamento delle giovani generazioni su tematiche valoriali che possono minare il processo di crescita di ogni singolo. Lavorare sulle differenze significa in primo luogo lavorare sulla propria identità, sulla consapevolezza del proprio Essere.